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Channel: Notizie Locali – La Voce di Manduria
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Appello in Consiglio: i vigili smentiscono il sindaco

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foto-copia-e1386578431171MANDURIA – Un rapporto dei vigili urbani presenti nell’ultimo consiglio comunale di Manduria conferma la tesi dell’abuso di potere esercitato dal presidente del Consiglio, dal sindaco e dal segretario così come sostengono i tre consiglieri che su questo hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica. «La seduta – scrive l’agente di polizia locale nel rapporto che consegna al suo comandante – iniziava alle 17 con l’appello dei presenti a cui rispondevano 16 consiglieri. Subito dopo – continua l’informativa – quattro consiglieri comunali (Andrisano, Barbieri, Maggi e Durante, ndr), abbandonano l’aula e uno di loro (Andrisano, ndr), invita il presidente del consiglio a rifare l’appello a cui rispondevano 12 consiglieri. Il presidente – prosegue la nota – riteneva valida la seduta nonostante la mancanza di numero legale e passava la parola al sindaco; dopo circa 10 minuti – aggiunge –  arriva il consigliere Girardi che fa raggiungere il numero legale». La vicenda, così descritta dal vigile urbano, contraddice la versione del sindaco Roberto Massafra secondo cui i quattro consiglieri si sono allontanati dall’aula, «come è cattiva consuetudine fare», per cui la seduta poteva tranquillamente continuare. Una lettura dei fatti, questa del primo cittadino, che sarebbe stata plausibile qualora il presidente non avesse richiamato l’appello certificando così la mancanza del numero minimo senza il quale avrebbe dovuto ritenere nulla la seduta e rinviarla al giorno dopo in seconda convocazione. A smentirlo ora è il vigile. Forti di questo ieri mattina i due consiglieri, Durante e Andrisano, sono ritornati in polizia per reintegrare l’esposto con la copia del rapporto del vigile urbano, la trascrizione stenografica e la video registrazione della seduta consigliare in questione. Il rischio, per l’amministrazione, se come chiedono i quattro dissidenti il Consiglio sarebbe da rifare, è quello di una imputazione per abuso di potere e di ufficio, ma anche la pericolosa scopertura dei debiti fuori bilancio approvati in quella occasione, per un valore di oltre centomila euro,  che creerebbe un buco nella contabilità dell’ente.

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La foto storia sulla terribile Santa inquisizione

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Schermata 01-2457026 alle 07.59.43MANDURIA – Come ogni evento o ricorrenza importante che si rispetti, l’Associazione storico-culturale “Cerva Regia” di Manduria, a conclusione della prima manifestazione realizzata in collaborazione con il quotidiano «La Voce di Manduria», ha realizzato uno straordinario progetto fotografico sulla mostra di strumenti di tortura, «Le macchine del dolore», allestita nel cuore del centro storico di Manduria e appena conclusa. Il documento che potete vedere nella sezione WebTv della Voce (Nella home a destra), è opera di Domenico Semeraro, inseparabile compagno di viaggi nel tempo nelle rievocazioni storiche, fotografo per passione di Monteiasi (Ta), onnipresente nelle giurie tecniche dei più importanti concorsi fotografici della Puglia nonché vincitore di importanti premi nazionali e per questo definito «il Caravaggio della fotografia». Questo slide che immortala scene riprodotte sulla Santa Inquisizione, vuole essere un modo per ricordare un periodo della storia che ha seminato migliaia di vittime di morti atroci, umiliati in ogni modo possibile, sottoposti ad estenuanti interrogatori, costretti sotto tortura ad ammettere colpe talvolta inesistenti. Processi che la Chiesa cattolica ha esercitato per reprimere, intimidire, condizionare, imporre la propria ideologia con ogni mezzo, fatti storici ampiamente documentati anche nelle parole scritte al papa Innocenzo III dall’inviato capo dell’armata, Arnauld-Amaury Il 22 luglio del 1209 in Béziers dove furono uccisi oltre centomila persone (cattolici, catari-albigesi, donne, bambini): «L’indomani, festa di Santa Maria Maddalena, noi cominciammo l’assedio di Béziers, città che pareva dover per lungo tempo fermare la più numerosa delle armate. Ma non c’è forza né prudenza contro Dio! I nostri non rispettarono né rango, né sesso, né età: ventimila uomini circa furono passati al filo della spada e questa immensa carneficina fu seguita dal saccheggio e dall’incendio della città intera: giusto risultato della vendetta divina contro i colpevoli!». La lettera originale da cui è stato tratto questo documento si trova nella Biblioteca Vaticana.

Fatti che appartengono al passato e che tuttora la Chiesa stessa fa fatica a riconoscere nonostante anche Giovanni Paolo II sentì il bisogno di chiedere perdono per queste gravi azioni. Un ringraziamento a tutti gli amici che hanno accettato di posare per questo servizio: Ennio Suma, Leonardo Dinoi, Francesco Strabone, Nazareno Dinoi, Silvia Dinoi, Antonio Dinoi, Gino Buccoliero, Antonella Perchio, Lorenzo Azzone, Gianni Vico, Leonardo Distratis, Gabriella Fistetto e Serena Esposito. Ringrazio anche lo staff tecnico: Gianluca Semeraro, Giordana Semeraro, Claudio Dilorenzo, Francesca Dinoi e Rosaria Perrucci.

Katja Zaccheo

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E’ caccia aperta al killer seriale dei cani randagi

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cane-lapidatoMANDURIA – La polizia di Manduria è sulle tracce di un killer seriale di cani sospettato di avere ucciso almeno 28 animali avvelenati con un potente anticrittogamico. Le indagini avviate quasi un anno fa grazie all’esposto presentato dall’avvocato Francesco Di Lauro che a sua volta aveva raccolto la denuncia di numerosi proprietari di cani deceduti in circostanze sospette, sarebbero vicine al capolinea. Il presunto autore dell’uccisione di massa di animali sarebbe stato già identificato e si attende quindi la chiusura delle indagini per conoscere il suo destino. Gli investigatori che hanno fatto tesoro della dettagliata ricostruzione di alcune morti violente e inspiegabili di amici dell’uomo sono arrivati al sospettato grazie al collegamento delle zone interessate dall’insolita morìa canina. Le tre aree di territorio dove sarebbero avvenuti gli avvelenamenti, una in paese, la seconda in una zona di campagna e la terza lungo la costa di San Pietro in Bevagna, sarebbero tutte frequentate dal sospettato perché ci abita o come luogo per le vacanze. Nella sua denuncia, l’avvocato Di Lauro, noto animalista e ambientalista manduriano, ha raccolto la testimonianza di alcuni proprietari di cani morti inaspettatamente e senza un apparente motivo. Anche in questo caso le indicazioni rese, la tipologia dell’avvelenamento e le zone di provenienza indirizzano i sospetti sul presunto killer seriale. Sulle reali cause di morte delle bestie esistono le certificazioni di tre diversi veterinari manduriani mentre il pubblico ministero titolare dell’inchiesta attende l’esito delle perizie tossicologiche fatte sui resti di alcuni cani morti. Secondo l’avvocato Dilauro il soggetto su cui ricadono i sospetti sarebbe stato autore di un numero ben superiore ai ventotto casi su cui si sta indagando. Il primo caso di avvelenamento di massa di randagi a Manduria, è avvenuto circa due anni fa in contrada Campo dei Fiori dove nel giro di due giorni furono trovati morti otto esemplari.

Nazareno Dinoi

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Vito Scrimieri detto Agonia un divo che fa impazzire i manduriani

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10888462_1001609803189131_8759172745484049179_nMANDURIA – Vito Scrimieri, in arte «Agonia», 49enne manduriano emigrato a Roma, volto noto delle reti Rai e del web, amico e vicino di casa di Fiorello, protagonista del format «L’edicola Fiore» (programma web ideato e creato dallo showman che lo registra con il suo iPhone ogni mattina tra le 6 e le 8 dall’interno di un bari di Roma e caricato su YouTube), è tornato nella sua città d’origine per le vacanze di Natale. Ora sta facendo impazzire i suoi concittadini alla ricerca di un selfie con il personaggio noto alla Nazione per il suo inimitabile «dore-ciak-gulp» che chiude tutte le puntate della omonima rubrica di Vincenzo Mollica in onda ogni domenica su Rai Uno.

Farsi una foto con lui in questi giorni è diventato irresistibile. E lui, disponibilissimo a posare, lo trovi quasi sempre davanti al Bar Marti nella centralissima piazza del paese. Le sue foto postate su Facebook e su twitter sono la novità di questo freddo Natale dei manduriani. Anche il sindaco Roberto Massafra con l’assessore Mimmo Super Lariccia non hanno resistito al ricordo. Irresistibile è stato anche per noi farci fotografare all’interno del Bar Marti. Ed ecco il direttore Nazareno Dinoi con il Super Lariccia, Gianni Vico, Dinoi Bruno e il fantastico Agonia che ha voluto regalare ai nostri lettori un video-saluto che ha concluso con il tormentone «DoreCiakGulp».

(Nella nostra WebTv, nella home qui a destra, oltre al video vi proponiamo una carrellata di foto caricate su Facebook da manduriani che hanno voluto posare con Agonia ed alcuni scatti di Scrimieri con Fiorello e gli amici dell’Edicola Fiore).

Clicca per vedere lo slideshow.

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Manduria, è festa a San Vito: ci pensa Scarciglia

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scarciglia fotoMANDURIA – I biancoverdi passano di misura a San Vito, Scarciglia su penalty regala il primo sussulto del 2015, poi allo scadere, prodezza di D’Adamo, il quale ipnotizza Candita dagli undici metri. Arriva la terza vittoria lontano dal Dimitri, dieci punti conquistati fuori porta. Ventitre quelli totali, che valgono l’ottavo posto in graduatoria e sorpasso ai danni dell’Avetrana.

Cosma vara nuovamente il 4-4-2, out almeno inizialmente Gennari, febbricitante. Mummolo e il giovane Tripaldi esterni alti, avanti Pizzolla ad affiancare Scarciglia. Al minuto 11 proprio capitan Scarciglia si guadagna la massima punizione, e poi lo stesso trasforma, portando in vantaggio i messapici, quarto centro stagionale per lui.  Nella prima frazione velleitari tentativi dei padroni di casa, che provano a ripristinare vanamente l’equilibrio del match.

 Nella ripresa, al minuto 13, il Manduria resta in inferiorità numerica, espulso Pizzolla per somma di ammonizioni. Biancoverdi rintanati nella propria metà campo a protezione della porta, forcing San Vito nel finale. Candita su calcio piazzato, ma D’Adamo reattivo respinge al mittente. Allo scadere, minuto 38, si ripropone il duello, D’Adamo spegne i sogni di gloria, Candita si fa ipnotizzare dal dischetto. Secondo calcio di rigore consecutivo parato dall’estremo difensore biancoverde, in evidente stato di grazia.

 Giù il sipario al comunale di San Vito, il Manduria allunga ancora dalla zona rossa: 9 punti di vantaggio, consolidandosi nella fascia mediana. Una classifica, che a bocce ferme, in pochi avrebbero pronosticato, un andamento oltre le più rosee previsioni. Ora due gare casalinghe di fila, San Giorgio e Laterza, chance per allungare la striscia positiva e avvicinare con debito anticipo l’obiettivo salvezza.

Mario Lorenzo Passiatore

Formazioni

S. Vito: Termite, D’Angelo, Malagnino (29’ s.t. Zizzi), Stabile, Loparco, Marinasci (4’ s.t. Morello), Merico, Frascaro, Crupi, Scozia, Candita.

 A disp.: D’Agnano, D’Ignazio, Roma, Petrarolo, Lanzittolli. All. Licci

Manduria: D’Adamo, Mero, De Valerio, Lanzo, Mancuso, Dimitri, Distratis (33’ s.t. Gennari), Tripaldi (37’ p.t. Olivieri), Scarciglia, Pizzolla, Mummolo (15’ s.t. Quaranta).

A disp.: Dimagli, De Gaetani, Spadavecchia, Mazza. All. Cosma

Arbitro: Bizio di Casarano

Marcatore: 11’ p.t. Scarciglia (Rig.)

Note, ammoniti: Mummolo, Dimitri, Malagnino, Stabile, Crupi,  Scozia, Morelli. Espulso: Pizzolla.

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Viabilità del Corso: «decidano i partiti e poi un referendum»

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Arcangelo DuranteMANDURIA – Un altro braccio di ferro si profila tra il sindaco e la sua maggioranza che potrebbe essere ancora una volta sconfitta in aula. A preparare l’insidia è il consigliere indipendente Arcangelo Durante che si è fatto promotore di una raccolta di firme da parte di almeno cinque suoi colleghi per richiedere un consiglio comunale su una questione che potrebbe mettere nuovamente in bilico la stabilità della maggioranza: il senso di marcia del corso principale di Manduria. L’intenzione di Durante è quella di fare approvare un ordine del giorno che annulli l’ordinanza del 25 marzo del 2014 firmata dal comandante del Corpo di polizia urbana, Enzo Dinoi, sull’inversione del senso di marcia lungo il Corso XX Settembre. La stessa delibera proposta da Durante e dai firmatari della richiesta di consiglio urgente, ferma restando sempre la revoca dell’ordinanza di marzo 2014, prevede anche l’istituzione di un referendum popolare per dare voce ai cittadini su una vicenda di così vasto interesse. Nel caso di una consultazione referendaria, i manduriani si esprimerebbero su quattro opzioni: la conferma dell’attuale piano; il doppio senso di circolazione; il ripristino del senso unico precedente (in uscita); la chiusura completa del traffico.

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«Agonia» ambasciatore per Fiorello

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Fiorello-Agonia-EdicolaFiore-Edicola-Fiore-7-Settembre-2014MANDURIA – Vito Scrimieri, in arte «Agonia», 49enne manduriano emigrato a Roma, volto noto delle reti Rai e del web, amico e vicino di casa di Fiorello, sarà suo ambasciatore per conto della città Messapica. Scrimieri, infatti, consegnerà allo showman una confezione di vino Primitivo di Manduria donatogli dall’amministrazione comunale manduriana. L’idea è partita dall’assessore Mimmo Lariccia  che l’ha trasferita al sindaco Roberto Massafra il quale ha subito accettato. La cassetta con le bottiglie del prodotto tipico manduriano che in questi giorni finirà in casa Fiore a Roma, contiene un biglietto augurale scritto dal sindaco Massafra che invita il noto personaggio a visitare la città di Manduria. L’assessore «super Mimmo» Lariccia ha colto al volo la presenza a Manduria di «Agonia» che ha subito accettato.

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Pasta con la muffa, la denuncia su Facebook

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10887754_1044016395615915_1021743801_nMANDURIA – Ha comprato una confezione di pasta fresca da un negozio di Manduria e l’ha trovata ammuffita. Così il manduriano Francesco Capogrosso ha pensato bene di pubblicare su Facebook la foto con le orecchiette palesemente avariate annunciando la denuncia alle autorità competenti. «Guardate un po’ – scrive Capogrosso – scadenza 8 marzo 2015, pasta fresca è questa? Domani mattina – aggiunge l’attento consumatore – andiamo alla Asl e vediamo cosa dicono». L’alimento in questione che naturalmente Capogrosso ha buttato, è prodotto da un’industria presente sul territorio pugliese.

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Presenze in Consiglio, il sindaco indaga sui vigili

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10891633_1000525079964270_8057748715718679381_nMANDURIA – La polemica sulla presunta irregolarità per la mancanza del numero legale dell’ultimo Consiglio, sfociata in un’inchiesta della magistratura quale conseguenza di un esposto presentato da tre consiglieri comunali, ha fatto avviare un’indagine amministrativa interna al comune condotta personalmente dal sindaco Roberto Massafra e dal suo vice, Gianluigi De Donno. E dai primi atti la vicenda comincia ad assumere un carattere di giallo. Secondo Massafra e De Donno, la vigilessa Maria Malagnino – firmataria del rapporto allegato alla denuncia alla Digos  dei tre politici, il cui contenuto contraddice la versione ufficiale della seduta -, non sarebbe stata mai presente nella sala consigliare. Ne sono convinti il numero uno e due della giunta che ieri hanno convocato nella stanza del sindaco il comandante del Corpo di polizia locale, Enzo Dinoi e la stessa vigilessa. Dall’«interrogatorio» (in realtà si è trattato di un’audizione ufficiale), si è appreso che l’informativa della vigilessa non faceva parte di una normale attività dell’ufficio di polizia, bensì di una espressa richiesta del consigliere comunale Enzo Andrisano, tra i firmatari della denuncia in polizia. Per quanto riguarda la non presenza della vigilessa nell’aula consigliare, è stata lei stessa a smentire tale circostanza. Ma gli amministratori sospettano ci sia sotto qualcosa. «Noi non l’abbiamo vista, per cui siamo convinti che è una manovra politica», ha affermato a fine convocazione il vicesindaco De Donno che, a conferma della sua tesi, cita «altri organi autorevoli sicuramente presenti in aula». Dopo la vigilessa è toccato al comandante Dinoi rispondere alle domande del sindaco. L’ufficiale avrebbe quindi ammesso che il rapporto oggetto delle polemiche era stato richiesto dal consigliere Andrisano. Precedentemente la stessa vigilessa che lo ha redatto e firmato si sarebbe meravigliata della richiesta avanzata a lei direttamente dal suo comandante: «Non è nostra prassi redigere verbali su come si svolgono le sedute consiliari», ha detto l’agente Malagnino.

Intanto il sindaco Massafra affida a Facebook le sue prossime mosse che dimostrano la volontà di usare le maniere forti con una puntigliosa indagine su tutto il Corpo di polizia locale.  «Da più parti – scrive Massafra – giungono critiche all’operato della Polizia Locale, soprattutto alla luce di quanto avvenuto a Roma in questi giorni. Credo sia opportuno – aggiunge – al fine di tutelare l’onorabilità dei lavoratori onesti e dell’intero Corpo, avviare un’indagine conoscitiva che consenta di capire se ci sono sacche di assenteismo, abuso di certificazioni mediche e/o di permessi parentali, sindacali».

Nazareno Dinoi

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Speleologi nella cavità di via Sant’Eligio

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ggg1MANDURIA – La notizia della voragine creatasi in via Sant’Eligio a Manduria il primo gennaio scorso, ha incuriosito un gruppo di speleologi di un’associazione di Grottaglie che ha subito presentato all’amministrazione comunale di Manduria una richiesta per visionare ed ispezionare la cavità. Tale richiesta è partita dal “Gruppo grotte Grottaglie” (nella foto), associazione che si occupa di speleologia con particolare attenzione per gli ambienti ipogei. Un’occasione questa che l’assessore ai Lavori pubblici, Gregorio Curri, non si è lasciato sfuggire ritenendola un’ottima opportunità di approfondimento delle condizioni del sottosuolo prima di ogni intervento di ripristino del manto stradale. Considerando la complessità geologica del nostro territorio fortemente interessato dal fenomeno carsico, Curri ha voluto garantire una maggiore sicurezza di quell’area urbana caratterizzata già in passato da diversi episodi simili. Le numerose piogge, le vibrazioni prodotte dal traffico veicolare, sono alcune delle cause che possono causare smottamenti nel sottosuolo e quindi il crollo delle cavità spesso ignorate fino a quando non si presentano con conseguenze spesso tragiche. Un episodio quindi, che al di là delle ipotetiche dimensioni della voragine, non va sottovalutato considerando che in quell’area ad interesse archeologico Messapico, sono presenti numerose cavità naturali che nell’antichità sono stati sfruttati per la realizzazione di frantoi ipogei o per far defluire le acque fognanti delle abitazioni. A giorni il traffico stradale sarà interrotto per permettere le ispezione degli speleologi.

Katja Zaccheo

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Il mistero della vigilessa in municipio

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vigilessa_suicida_per_amore_si_spara_davanti_all_ex_fidanzato-0-0-420125E’ un vero giallo quello sulla presenza o meno della vigilessa di turno in municipio la sera dell’ultimo consiglio comunale che ha prodotto polemiche politiche, un’inchiesta penale della Procura della Repubblica (a seguito di esposto-querela da parte di tre consiglieri) e due indagini amministrative, quella del sindaco Roberto Massafra e l’altra del comandante della polizia locale, Enzo Dinoi. Le cose da chiarire sono tante. Il primo cittadino, come egli stesso scrive in altra parte del giornale, non ha mai dubitato dell’assenza della vigilessa addossando tale sospetto al comandante Dinoi («…non è l’amministrazione a mettere sotto accusa i vigili, chi lo ha fatto è solo e soltanto il loro stesso comandante»).

Il capo del corpo di polizia locale, Dinoi, racconta invece la sua versione. «Le cose sono andate così: quel pomeriggio mi ha  telefonato un consigliere comunale il quale mi riferiva che i due poliziotti del locale commissariato lamentavano la mancanza in aula di agenti di polizia locale». A questo punto, spiega il comandante Dinoi, «ho telefonato alla maresciallo Malagnino chiedendole conto di queste lamentele senza però riferirle la fonte delle stesse; detto questo – continua Dinoi – le ho chiesto una dettagliata relazione che ha protocollato la sera stessa e consegnatami materialmente la mattina dopo». Il racconto della vigilessa confermava quanto era avvenuto in aula e trascritto anche nella registrazione stenografica, vale a dire appello del presidente che dava un numero di presenti insufficiente a rendere valido il proseguimento della seduta (che invece continuò fino all’arrivo del tredicesimo consigliere, Leo Girardi, necessario per approvare le delibere in programma e portare a termine la seduta con la presenza in aula della sola maggioranza. «Non ho motivo di dubitare sulla correttezza del mio maresciallo, ad ogni modo domani (oggi per chi legge, ndr), chiederò un’integrazione  al rapporto con tutti i particolari di quel pomeriggio e le attività prodotte minuto per minuto dal maresciallo Malagnino», fa sapere il comandante Dinoi. L’agente chiamata in causa, intanto, non intende restare ferma e pare che oggi stesso chiederà l’acquisizione delle immagini delle telecamere interne al municipio e raccoglierà le testimonianze dei dipendenti e di altre persone che attesteranno la sua presenza in servizio la sera del Consiglio. «Mi ha detto di essere stata lei ad avere allontanato dall’aula alcuni facinorosi che disturbavano i lavori del consiglio e potrebbero essere loro i super testimoni in suo favore», conclude l’avvocato Enzo Dinoi che chiude con un annuncio: «Avvierò anche io un’indagine interna e partirò dal chiedere all’Ufficio della polizia di Stato come mai si sono rivolti al consigliere comunale e non invece al sottoscritto per lamentare la presunta assenza dei vigili in aula».

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Arresti non dovuti, ex commissario nei guai

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Schermata 01-2457030 alle 07.37.26MANDURIA – Nel 2007 l’arresto, gli articoli di giornale e la reputazione spezzata. Tre anni dopo l’assoluzione «perché il fatto non sussiste», quindi i due non dovevano essere né indagati né tantomeno arrestati. Ora per Agostino Dimitri, medico neurologo di Manduria e Angelo Caroli, rispettivamente presidente e consigliere della Vis Nova Messapica, società dilettantistica di pallacanestro, si presenta un’altra opportunità di riscatto della propria immagine: l’allora commissario di Manduria, Giuseppe Annicchiarico che li aveva indagati e fatti arrestare con l’accusa di estorsione nei confronti di due loro tesserati (secondo l’accusa avrebbero preteso denaro per lo svincolo del tesserino), è stato a sua volta indagato per abuso d’ufficio. Secondo il gup Anna De Simone che ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dal pm Remo Epifani ed ha accolto i motivi di opposizione dell’avvocato Nicola Marseglia che difende i due professionisti arrestati e assolti in primo grado, il dirigente del commissariato di polizia di Manduria (ora capo della squadra mobile di Foggia), avrebbe esposto in maniera parziale il risultato delle indagini nei confronti di Quaranta e Caroli inducendo quindi gli inquirenti a disporre l’arresto dei due dirigenti sportivi. A mettere nei guai il dirigente di polizia è stata la dichiarazione resa durante il processo del procuratore federale della Fip, Roberto Alabisio, il quale spiegò che non esiste nessuna norma che vieti il passaggio di denaro, tra atleti e società, in occasione dello svincolo dei tesserini e che esiste anzi una prassi consolidata, da parte delle società sportive, che consiste appunto nel chiedere un rimborso compensativo ai propri tesserati che vogliono riscattarsi. In sede di udienza, il procuratore federale dichiarò al giudice che tale circostanza fu ben spiegata all’allora commissario di polizia Annicchiarico che lo interrogò. Da qui la sua imputazione coatta per abuso d’ufficio.

Il gup De Simone ha chiesto l’imputazione coatta anche per i due atleti che denunciarono la presunta estorsione, Stefano e Alessandro Quaranta, che devono quindi rispondere di calunnia.

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Tentata violenza sessuale a due passi da casa

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MANDURIA – 1122198-donnaUna tentata violenza sessuale è stata compiuta domenica sera a Manduria. La vittima, una ragazza di ventidue anni, è stata avvicinata da un uomo che ha usato su di lei atti espliciti di natura sessuale. La giovane che si trovava a pochi metri dall’abitazione dove vive con i genitori, è riuscita a divincolarsi rifugiandosi in casa in preda allo shock. Una volta dentro ha raccontato l’accaduto ai suoi familiari che hanno chiamato la polizia. Il fratello della ventiduenne, nel frattempo, si è messo alla ricerca del molestatore ma di lui non c’era più traccia. L’episodio è avvenuto intorno alle 20,30 in una strada poco trafficata del centro cittadino di Manduria ma sorvegliata da alcune telecamere di abitazioni private e attività commerciali. Una di queste, in particolare, ha registrato alcune scene degli abusi. Le immagini, poco chiare, riprendono il momento in cui la ragazza si allontana mentre un uomo si allontana frettolosamente abbandonando la scena. Le riprese precedenti mostrano la stessa figura mentre percorre più volte quel tratto di strada, sempre a piedi, come se aspettasse la sua preda. La giovane che frequenta l’università non ricorda i tratti somatici del malvivente vestito con una tuta apparentemente di colore grigio, di quelle con cappuccio che però non indossava. Secondo il suo racconto, l’uomo si sarebbe avvicinato con i pantaloni abbassati ed avrebbe tentato di spogliarla. Tentativo non riuscito grazie alla prontezza di riflessi della giovane che è riuscita a divincolarsi. Sull’inquietante episodio indagano i carabinieri che hanno raccolto la denuncia presentata lunedì sera dalla studentessa che si è recata in caserma accompagnata dalla madre.

Nazareno Dinoi

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Appello disperato di un disoccupato non più giovane

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urlMANDURIA – Quando la disperazione supera anche l’immaginazione. È il caso del 54enne  G.R. da un paio di anni disoccupato e rientrante in quella lunga schiera di chi è troppo grande di età per trovare lavoro e ancora giovane per andare in pensione. Un dilemma che diventa un vero e proprio rompicapo per chi, come il 54enne manduriano in questione, ex dipendente di una azienda vinicola locale, deve far fronte a tutte le necessità quotidiane, partendo dall’alimentazione della propria famiglia, al pagamento di bollette e mutuo. L’uomo riferisce di avere fatto davvero di tutto per ottenere un aiuto. “Sono davvero deluso – dice il 54enne – ho scritto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che a loro volta hanno incaricato la Prefettura di Taranto. Da parte di quest’ultima – aggiunge – è stato interessato il comune di Manduria che nel 2013 ha provveduto ad elargire un contributo». Ma, come riferisce il disoccupato, senza nessuna possibilità di impiego. «Ho cercato di sollecitare l’attenzione del sindaco  ma senza esito, anche se so per certo che persone, evidentemente  più fortunate di me, hanno ricevuto posti di lavoro seppure a tempo determinato». «Non voglio sussidi – conclude il 54enne – ma un qualsiasi lavoro che possa restituirmi quel decoro che spetta ad ogni essere umano abituato a guadagnarsi il pane quotidiano per sé e per la propria famiglia».

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Canile abusivo nelle campagne manduriane

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IMG-20150106-WA0011MANDURIA – Un canile abusivo è stato segnalato da un gruppo di animalisti sulla strada che da Manduria conduce a Maruggio. La struttura che si trova proprio sul bordo della strada in un terreno agricolo, contiene sei o sette animali chiusi all’interno di recinti di fortuna e ricoverati dentro rifugi di legno e plastica. Secondo gli autori della segnalazione, il rifugio improvvisato sarebbe privo di autorizzazione e creerebbe pericoli alla viabilità a causa dell’attraversamento della strada da parte dei cani che essendo privi di custodia spesso riescono ad evadere dall’angusto ritrovo.  La zona in questione si trova nella parte finale, andando a Maruggio, della zona rurale denominata «Cardinale o Casa Bianca».

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Sede della polizia nell’ex tribunale, ci pensa il Demanio

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url-1MANDURIA – Potrebbe essere l’Agenzia del demanio a fari carico dei lavori di adeguamento dello stabile dell’ex tribunale di Manduria (circa 300 mila euro) da impiegare come sede del commissariato di polizia e del distaccamento della polstrada di Manduria. Lo ha reso noto il sindacato di polizia Silp-Cgil in una nota in cui si esprime apprezzamento per la disponibilità dimostrata dall’organismo di Stato. « Riteniamo di poter dire che quello fatto dal Demanio – scrive il segretario provinciale del Silp, Rosario Lima – , sia un importante passo in avanti per addivenire a giusta soluzione di una problematica, la sicurezza pubblica, di reale interesse per la società,integralmente intesa». Tale possibilità darebbe un respiro di sollievo al questore al dirigente del locale commissariato e a tutti gli agenti lì in servizio che tempo un imminente sfratto per morosità dai locali attualmente occupati e non più disponibili. La condizione posta dall’Agenzia delle entrate per finanziare l’opera, prevede, da parte della pubblica amministrazione che ne è proprietaria, la cessione dell’immobile in comodato d’uso gratuito per un congrue numero di anni. Su questo si trova già d’accordo l’assessore comunale al Patrimonio, Gianluigi De Donno: «la richiesta dice – ci sembra fattibile e potrebbe cederla anche per 99 anni. Purchè – avverte – non si parli di passaggio di proprietà ma di affidamento gratuito e lungo termine».

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Dopo il maniaco ecco il pedofilo che adesca ragazzini

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Silhouette_Man_Walking_DogMANDURIA – Dopo la tentata violenza sessuale ai danni di una ventiduenne manduriana, un altro episodio di adescamento morboso su un minorenne è avvenuto domenica sera in Piazza Giovanni XXIII (Piazza Tubi per i manduriani), nella stessa zona dove, sempre domenica, si è consumato il precedente fatto. La vittima predestinata questa volta è stato un sedicenne manduriano avvicinato da un signore che lo ha invitato a compiere atti sessuali di natura esplicita. Il ragazzo che era stato attratto da un cane di razza Pinscher che l’adulto portava al guinzaglio, quando ha capito le intenzioni del suo interlocutore si è allontanato di corsa senza più voltarsi. Secondo il racconto del minorenne, l’uomo, dall’apparente età di 40, 50 anni, avendo notato l’interesse del ragazzo per il suo cane, lo ha invitato ad accarezzarlo. In un italiano perfetto, ha ricordato il giovane, il maggiorenne dopo una normale discussione riguardante gli animali, gli ha chiesto se avesse mai fatto del sesso e soprattutto se lo avesse fatto con un uomo. Impaurito a questo punto il minore ha interrotto la conversazione allontanandosi. Questo è avvenuto nel pomeriggio di domenica. Poche ore dopo, poco distante da lì, si è consumata la tentata violenza sull’universitaria ventiduenne riuscita a sfuggire al suo aggressore rifugiandosi in casa.

I due casi potrebbero essere isolati, seppure accaduti nella stessa zona e nello stesso giorno. Come potrebbe anche trattarsi della stessa persona che si aggira nella città, per il momento indisturbato, molestando giovani donne e ragazzi minorenni. Sul primo caso stanno indagando i carabinieri che hanno acquisiti le immagini della telecamera di sorveglianza di un esercizio commerciale che avrebbe ripreso il tentativo di insidiare la ragazza.

Nazareno Dinoi

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Parto prematuro in Pronto soccorso

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l43-ospedale-pronto-soccorso-120904225720_mediumMANDURIA – Ancora una volta si è evitato il peggio a Manduria per la mancanza di un punto nascite. La notte scorsa una donna di 23 anni è stata fatta partorire d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Giannuzzi dove la gravida si era recata in preda ai dolori del travaglio. Fortunatamente il parto è avvenuto senza conseguenze per la bambina nata prematura all’ottavo mese e per la mamma che dopo le prime cure è stata trasferita a Taranto dove è stata ricoverata anche la neonata nel reparto immaturi. La giovane donna che abita a San Pancrazio Salentino, è stata portata dai parenti in ospedale dove è giunta appena in tempo. Se avessero proseguito per un altro ospedale fornito di punto nascite il parto precipitoso sarebbe avvenuto in macchina con conseguenze inimmaginabili. La bimba ad ogni modo, che pesa un chilo e settecento grammi, sta in buone condizioni grazie alla bravura dell’equipe del pronto soccorso e del medico del 118 della vicina postazione, specializzato in ginecologia, che ha supportato il medico di guardia al pronto soccorso e al pediatra della pediatria anche lui per caso di guardia interdivisionale.

Qualche mese fa, sempre a Manduria, un’altra nascita prematura avvenne in casa della gestante con l’assistenza del personale del 118 che intervenne tempestivamente eseguendo eccezionalemente il parto a domicilio.

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Ma chi fa i conti al Comune di Torricella?

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euro_buco.t.W300.H188.M4Certo, più volte avevo ricordato a tutti presentando anche una denuncia alle autorità competenti’ che il semaforo intelligente non serviva a mio modo di vedere a prevenire gli incidenti stradali, visto che quell’incrocio non era stato mai teatro di incidentistica stradale, ma è stato un pretesto per fare cassa. Come la maggior parte di questi rilevatori automatici delle infrazioni stradali, in questo caso il contratto che appariva da subito non efficace per le casse comunali era fin troppo evidente, a fronte della concessione della gestione del sistema la società in tre anni avrebbe potuto incamerare una somma di circa 190.000 euro. Avete capito bene: centonovantamilaeuro e solo dopo il terzo anno la gestione passava direttamente al comune di Torricella. Va da se che non occorre un genio per capire che questi sistemi danno il massimo dell’efficacia e quindi il massimo delle entrate nei primi periodi, si chiama effetto sorpresa. Infatti, col passar del tempo gli automobilisti in transito mostrano più attenzione e il numero delle infrazioni cala in maniera esponenziale. Fin qui nulla da eccepire, si tratta di una scelta politica che ha nel capo dell’amministrazione, avvocato De Pascale, il massimo responsabile, perché avrebbe potuto con l’autorevolezza che lo contraddistingue bloccare questa decisione, nonostante le mie sollecitazioni riprese più volte dalla stampa che il contratto avrebbe riservato anche qualche perdita economica per l’ente, facendo arrabbiare i contribuenti che si stanno dissanguando per pagare le tasse e che sono rimasti sconvolti nel veder utilizzati i propri euro in parte con la liquidazione di euro 3.172 al prof Saverio Sticchi Damiani per un parere pro veritate che interessava un amministratore. E ora devono sorbirsi anche le spese liquidate alla società Signal Point S.R.L. affidataria del servizio di spedizione degli atti giudiziari e dell’ausilio tecnico per un valore di 10.785 euro. Avete capito ancor auna volta bene cari concittadini: diecimilasettecentoottantacinque euro, più sembrerebbe 3.967, tremilanovecentosessantasette, per un totale di quasi 15.000, quindicimila euro. E’ pur vero che le spese sostenute dall’ente per inviare gli atti sono a carico del contravventore qualora pagasse il debito. Siamo al paradosso il comune insomma spende tutti questi euro per far spedire i verbali e per pagare un dipendente della Signal Point e in cambio fino ad oggi ha percepito ZERO euro, tanto basta per affermare che il comune perde e qualcun altro legittimamente guadagna. Io allora vi chiedo, quanti di voi avrebbero sottoscritto quel contratto? Per essere più precisi basta leggere le determine di liquidazione n.554 del 10 ottobre 2014 e 692 del 5 dicembre 2014 che pubblicherò su internet e saranno offerti ai contribuenti. Certo di contratti innovativi il comune di Torricella ne ha sottoscritti un paio nei tempi che furono, nella persona dell’ex sindaco Michele Franzoso, questo in ordine cronologico è solo l’ultimo della serie, ricordiamo il contratto per la gestione della pubblica illuminazione con una durata trentennale e la gestione della piscina comunale con a carico dell’ente civico delle utenze di acqua, luce e gas per due anni senza un minimo impegno o previsione di spesa, questa tipologia di contratto è infatti unico nel suo genere sul territorio nazionale, c’è tanto da imparare dagli amministratori Torricellesi.

Peppo Turco

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Eccezionale incontro tra luminari dell’oculistica

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Senza titoloMANDURIA – Sabato 10 gennaio, alle ore 10, nella sala consiliare del municipio di Manduria, su invito dell’oculista manduriano Teresio Avitabile (nella foto), docente di oftalmologia presso l’Università di Catania,  il professore Donald  J. D’Amico, oftalmologo tra i più prestigiosi al mondo, incontrerà la cittadinanza in una giornata di studio. Il professore Avitabile  chiede la massima partecipazione a questa sua iniziativa che trova il pieno sostegno del sindaco Roberto Massafra e dell’intera amministrazione.

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